Twitter, il social microblogging che ha rivoluzionato il modo di comunicare e l’approccio alle notizie, compie 8 anni: un breve excursus dagli albori ad oggi.

Twitter compie 8 anni: le tappe della sua evoluzione

Il più celebre servizio di social microblogging al mondo ha recentemente compiuto otto anni, lungo una linea del tempo estremamente soddisfacente in termini di numero di utenti, innovazione e pervasività nel mondo del Web 2.0.

Twitter, ideato nel 2006 da Jack Dorsey, Evan Williams, Noah Glass e Biz Stone, ha sicuramente vinto l’attenzione degli utenti per via della condivisione rapida, del suo particolare appeal come diretto concorrente di Facebook e per l’interfaccia non invasiva.

A questo si aggiunge la possibilità di offrire in tempo reale una moltitudine di notizie: Twitter è stato il mezzo preferenziale per l’invio di messaggi SOS e il live tweeting di sommosse urbane già dagli albori, permettendo un approccio alle news e alla cronaca “alternativo” rispetto ai coverage dei media ufficiali, spesso paradossalmente in ritardo sugli eventi.

L’audience catalizzata, negli ultimi anni, è passata dai PC Desktop agli utenti di smartphone e tablet, grazie all’introduzione di una app apposita reperibile sugli Store; che permettono con pochi tap di schiudere un mondo di multimedialità.

Recentemente, per festeggiare il compleanno del network, Twitter ha incluso un URL particolare, “Discover Your First Tweet” accessibile da https://discover.twitter.com/first-tweet che come da titolo consente di scavare indietro nella propria cronologia, e notare quanto è cambiato dal primo tweet.

Nello stesso momento in cui Twitter è avvolto da questo clima di festa, si aggiunge grande disappunto alla comunità di microblogger, a causa delle censure attuate in Turchia, di cui faranno le spese i social network innanzitutto; per essere seguiti poi dai canali di informazione quali blog e siti indipendenti.

Il Twitter Support, assieme ad organizzazioni internazionali di hacker, tra cui l’onnipresente Anonymous, ha tuttavia lasciato scritto che non demorderà nel ripristino del servizio, e nella conservazione del diritto umano di accedere all’informazione, alla conoscenza ed alla comunicazione.