Esploriamo i modelli 2 in 1 : Acer & Microsoft
Il mercato dei tablet convertibili (2 in 1) è in rapida espansione.
Si tratta di dispositivi che riescono a mantenere tutte le caratteristiche tipiche dei laptop – molto gradite agli utenti – dotandosi in aggiunta di prestazioni, potenza di elaborazione e compatibilità software che solitamente riscontriamo in un normale personal computer.
Questi prodotti ‘ibridi’ fondono tablet e pc, e il risultato è spesso soddisfacente.
Tra le case che si sono ‘buttate’ nel mercato dei tablet convertibili, ci sono anche Acer e Microsoft.
Per quanto riguarda l’azienda di Taipei, uno degli ultimi prodotti da menzionare è l’Aspire Switch 10, un convertibile particolarmente economico (siamo all’incirca sui 400/450 euro) ma allo stesso tempo funzionale.
Il dispositivo non si presenta come ultrasottile, ma chiaramente non possiamo aspettarci la luna con una cifra così bassa.
Il processore è un Intel Atom Z3735F (quad-core da 1,3 GHz con 2MB di cache L2),con 2GB di RAM e uno storage che ammonta a 32GB(sotto forma di memoria flash eMMC).
Bene lo schermo, molto luminoso e definito: si tratta di un un pannello LCD IPS da 10″, con funzione touch e risoluzioneFull HD 1920×1200 pixel.
Sul piano della connettività l’Aspire Switch 10 si presenta piuttosto bene: riuscirete a svolgere l’ordinaria amministrazione senza alcun tipo di problema.
Intoppi si presenteranno in caso di necessità di svolgere funzioni più ‘evolute’ (escludete categoricamente quelle fin troppo evolute…).
Apprezzabile la versatilità (tastiera sganciabile dall’unità principale): l’Aspire Switch 10 non è un prodotto potentissimo (tutt’altro), ma per le esigenze base va più che bene, considerando il prezzo conveniente.
Anche Microsoft è molto attiva nel mercato dei convertibili.
Il Surface Pro 4 è considerato a tutti gli effetti un ottimo prodotto: il touchpad in vetro più alto e più largo (e quindi più scorrevole) è stata una novità particolarmente apprezzata dagli utenti.
Nonostante una reattività non memorabile, il Surface Pro 4 presenta un display più grande, che permette un uso più prolungato.
Il processore è un Intel Core i5-6200, con 8 GB di DDR3 Dual Channel e 256 GB di SSD.
Prestazioni senza dubbio soddisfacenti, senza che il prodotto subisca un surriscaldamento eccessivo.
Surface Pro 4, infatti, non supera mai i 61°C su core e i 38°C a contatto sul retro.
Tutto bello? Quasi, da qualche parte bisogna pur cedere.
E anche Microsoft decide di sacrificare qualcosa sulla batteria, di 38 wh: una capacità più bassa rispetto ad altri prodotti simili.
Se tutto va bene – e significa avere lo schermo su “Consigliato”, nessuna impostazione energetica attiva, tastiera connessa e retroilluminazione al minimo attiva – arriverete a circa 8 ore di autonomia. Altrimenti dovrete accontentarvi di molto meno…
La spesa finale è di circa 1600 euro, e tutto sommato è piuttosto costosa: il Surface Pro 4 è certamente apprezzabilissimo, ma non così tanto da fare un tale investimento.
Meglio puntare su un dispositivo dal miglior rapporto qualità-prezzo.