The Scene, miniserie web approfondisce condivisione e pirateria P2P

The Scene, miniserie web approfondisce condivisione e pirateria P2PUna nuova miniserie web si prorone di approfondire i rapporti e le connessioni tra i mondi della condivisione e pirateria p2p, entrambe figlie del file sharing.

The Scene: miniserie web incentrata sul mondo del p2p

Il mondo del p2p ha certamente affascinato una vastissima fetta dell’utenza Internet, per la sua capacità di attuare al massimo l’ideologia del file sharing, permettendo ad ogni utente di condividere in maniera rapida file multimediali, offrendo a tutti la possibilità di usufruirne in nome di una cultura aperta e libera.

Malgrado ora i semplici client quali Emule, Napster, LimeWire e numerosi altri siano stati perlopiù abbandonati in favore di una migrazione verso uTorrent, BitTorrent e derivati, rimane comunque utile comprendere i retroscena della cultura della condivisione, soprattutto se possibile grazie ad una miniserie Web, The Scene, nata allo scopo di offrire un excursus storico sul mondo della condivisione libera così come della pirateria di massa.

The Scene è stata creata dal gruppo Jun Entertainment, e per rimanere in tema i suoi episodi sono stati rilasciati gratuitamente per il Web sotto la Creative Common License.

Il plot della prima stagione si incentra complessivamente sulla figura di Drosan, un membro di una comunità fittizia chiamata CPX. Tale gruppo si rivela immediatamente essere un nucleo della cosiddetta warez scene, una comunità Internet realmente esistente che si occupa principalmente della distribuzione e del ripping di materiale protetto da copyright.

L’intento di Drosan è di “rippare” da materiale ricevuto in esclusiva, delle pre-release di film non ancora usciti, e di distribuirli a pirati informatici asiatici. Il tutto avviene con un uso delle scene molto convincente, e perlopiù limitato agli scambi tra Drosan ed il proprio gruppo di compagni appassionati del warez.

Le inquadrature fanno riferimento ai popolari software di messaggistica (tra cui il noto mIRC) utilizzati fino a pochi anni fa, prima dell’avvento dei social network. Un’opportunità, dunque, di cogliere dal vivo i risvolti di condivisione e pirateria, vedendo all’opera dei membri delle vere comunità online che si dedicano alla scena warez.

Roberta Betti

Appassionata da lungo tempo di tecnologia, videogaming e tutto ciò che verte intorno al mondo della cultura e dell'entertainment: scrivere e seguire innovazione e scoperte che vanno di pari passo con l'età dell'informazione rappresentano per me le priorità principali.

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