Atari rinasce : il progetto di rilancio

atari-logoIn quanti, tra i nati negli anni 70 e 80, non hanno mai giocato ad un videogame della Atari?

Probabilmente almeno una volta è capitato a tutti.

Indimenticabili le consolle della storica casa statunitense fondata nel 1972 a New York (ma con residenza a Lione, in Francia): dalla 2600, alla ST, fino alla Falcon e alla Lynx.

Da molto tempo, però, la Atari vive una profonda crisi nel campo del gaming: la rilevazione di Infogrames negli anni 2000 non è riuscita a dare nuova linfa, tanto che il 21 gennaio 2013 l’azienda ha avviato le pratiche per la bancarotta.

Un periodo davvero molto buio per una marchio che è rimasto impresso nelle menti e nei cuori di tutti i videogiocatori oggi un po’ cresciutelli.

Tuttavia, si comincia ad intravedere qualche barlume di luce (e di speranza).

Non solo nel campo dei videogiochi.

Atari infatti starebbe testanto altre strade e puntando mercati e prodotti diversi per provare a rilanciarsi.

Stiamo parlando, in particolare, del tentativo della brand americano di tuffarsi nell’Internet of Things e nella “smart home”.

Grazie alla partnership siglata con la SIGFOX, una compagnia francese specializzata nella produzione di prodotti “low-energy” con connessione wireless.

L’alleanza tra i due gruppi permetterà la creazione di ulteriori dispositivi a marchio Atari.

Un rilancio niente male per l’azienda statunitense, visto il grande appeal che l’Internet of Things sta riscuotendo negli ultimi tempi.

L’obiettivo e molto chiaro: creare prodotti che possano mettere in contatto il mondo reale e la rete, utilizzando soluzioni facili, economiche ed efficienti.

I fan della vecchia Atari non devono disperarsi.

Alcune di queste ‘evoluzioni’ hanno a che fare proprio con il gaming, altre con lo sport, viaggi, animali domestici, e così via.

Come conferma il CEO di Atari, Fred Chesnais: “Collaborando e utilizzando la connettività IoT di SIGFOX, creeremo prodotti incredibili con il nostro brand. Puntiamo alla partnership con SIGFOX e alla commercializzazione di nuovi prodotti su scala globale”.

Il gruppo di Atari è convinto che l’Internet of Things stia giocando un ruolo preponderante.

Nell’ambito dell’intrattenimento interattivo una fusione tra reale e virtuale porterà ad importanti novità nel gaming.

La produzione, stando alle indiscrezioni, dovrebbe partire a fine anno: come detto, i dettagli sono ancora scarsi.

Di certo i futuri gadget saranno disponibili da subito su molti mercati internazionali. Si tratta solo di aspettare qualche mese per vedere se la resurrezione di Atari sarà davvero tale.

E tutto riparte da una console.

Atari VCS è stata presentata all’ E3 2017 di Los Angeles, ed è da allora che subisce continui rinvii nel tempo.  Logico pensare che la fenice rinata non voglia bruciarsi sul mercato proponendo qualcosa di già visto.

Eppure l’attesa sembrerebbe volgere al termine : sembra infatti esser stata indicata una data decisiva,  dicembre 2019.

Da fine anno quindi dovrebbe partire la vendita al pubblico.

In un video che trovate in fondo a queste righe viene mostrato in anteprima il nuovo design di Atari VCS; in molti si sono affrettati ad esclamare commentandone il design : un po’ retrò, un po’ futurista.

La console Atari VCS permetterà di utilizzare svariate applicazioni.

Fra queste si sa già di Netflix e Spotify.

Non manca una “Collectors Edition”, dal pannello frontale in legno (finto) e un modello “Onyx”, di colore nero e realizzato in plastica.

Costruita sulle ceneri della Atari 2600, ma naturalmente dotata di molti dettagli odierni.

Quattro porte USB 3.0 , grazie alle quali gli utenti potranno, fra l’altro, connettere periferiche per archiviare file, ma anche controller e tastiere. Un chip dual-core AMD Ryzen a 14 nanometri.

E poi l’uscita HDMI e una porta Ethernet : e quest’ultima, è chiaro, necessita per condividere e sfruttare la Grande Rete, tassello necessario ad una console che ambisce non più solo al gaming.

 

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