Tecnologia da indossare: chip sottocutaneo rilascia medicinali
Con la tecnologia da indossare non servirà ricordarsi di prendere i medicinali, come contraccettivi o insulina: un chip sottocutaneo lo farà per voi
Il contraccettivo del futuro sarà un chip sottocutaneo
Le frontiere della tecnologia da indossare sono sempre più estese: dopo aver visto come vi siano progetti per creare delle lenti da vista bioniche, fatta di chip, e come sia possibile stampare i circuiti direttamente sulla pelle umana, con una semplice stampante a getto d’inchiostro, aprendosi quindi la frontiera al tatuaggio elettronico umano, vedremo ora un uso completamente differente.
Una azienda, denominata MicroCHIPS e con sede nel Massachussets, ha creato un chip che è in grado di controllare la nascita dei figli, trasformandosi questo in un perfetto contraccettivo.
Il chip contraccettivo sviluppato da MicorCHIPS va impiantato sotto la cute della donna e da qui, ogni giorno, con la puntualità che solo un computer conosce, rilascerà una determinata quantità – nel dettaglio 30 g – di Levonorgesterel, ovvero un normalissimo contraccettivo medico.
In parole povere non è altro che un mini contenitore di contraccettivo con la capacità di auto rilasciare il medicinale a cadenze temporali determinate con una durata di vita di circa 16 anni.
Ogni donna dunque, dovrà usare due di questi contraccettivi elettronici per coprire il proprio periodo di vita fertile. E nel caso si volesse diventare madri? In questo caso un comodo telecomando permetterà di disattivare il chip sottocutaneo, senza bisogno di rimuoverlo da sotto la cute.
Per riattivare il chip basterà poi azionare il medesimo telecomando e il gioco è fatto. In questo modo programmare le nascite diventa semplice, tanto quanto premere un tasto e allo stesso tempo non vi è più bisogno di ricordarsi di prendere la pillola.
Certamente questo prodotto lascerà molte persone scettiche e subirà anche molte critiche: certo che se si pensa a usi medicali differenti si tratta veramente di un prodotto interessante.
Infatti quello della contraccezione è solamente uno degli usi del chip sottocutaneo: nello stesso si potrà inserire qualsiasi medicinale divenendo di aiuto per tutti quei malati cronici che hanno bisogno di assumere un dato medicinale ogni giorno a date/ore programmate, come potrebbero essere i diabetici.
Dai test effettuati finora, inoltre, non vi è stato alcun rigetto né tanto meno alcuna infezione derivante dall’uso del chip: si prevede dunque che non appena sul mercato – si parla del 2018 – troverà sicuramente molti potenziali acquirenti.