Anonymous: chi c’è dietro.

Già protagonisti di numerosi attacchi informatici, oggi il collettivo di hacker ha dichiarato la “cyber war” al Governo russo.

Da  circa vent’anni questo collettivo di hacker agisce nel massimo anonimato al fine di violare ed attaccare i sistemi informatici di Governi centrali, istituzioni, multinazionali e tanto altro.

Oggi gli anonymous sono diventati un simbolo della disobbedienza civile ad ampio raggio.

Ma cos’è Anonymous ?

In sintesi anonymous è un gruppo internazionale di super esperti di informatica, che coordinano tutta una serie di attività guidate da un loro preciso codice etico: difendere la libertà d’espressione in tutto il mondo.

Tutto nasce quando un gruppo di utenti di un sito di manga non vollero condividere i propri dati personali e vennero identificati dalla piattaforma con il generico nickname di Anonymous.

Da allora, questo primo gruppo si è allargato, sia come numero che come prospettive, ed ha iniziato ad interferire, violando le reti informatiche di tutte quelle attività, che a loro giudizio, avevano comportamenti poco o per nulla etici.

I loro progetti e le relative dinamiche rimangono segreti e tendono a manifestarsi quando mettono in atto i loro attacchi informatici mirati.

Sono tantissime le azioni, più o meno eclatanti che hanno effettuato, e tra queste ricordiamo quelle contro i canali di comunicazione dell’Isis, o quando hanno sostenuto le battaglie del sito Wikileaks, od ancora quando hanno attaccato virtualmente il Governo Cinese nell’ambito delle tensioni legate alle rivendicazioni verso Taiwan.

La cyber war contro il governo russo

Anche adesso, contestualmente all’invasione russa dell’Ucraina, Anonymous si è subito messa in moto, iniziando una potente “cyber war” nei confronti del governo di Mosca, delle istituzioni e di tanti suoi potenti oligarchi.

Si sono mossi ad ampio raggio ed i primi attacchi hanno interessato i sistemi informatici del Parlamento russo, le industrie del settore energetico, le compagnie aeree e i sistemi di informazione, arrivando anche ad oscurare le frequenze radio-televisive di Stato.

La reazione degli hacker russi

Il governo russo ha prontamente reagito, prima accusando  l’Occidente di finanziare direttamente le azioni degli hacker di Anonymous e iniziando contemporaneamente  una potente controffensiva da parte degli hacker russi.

Questa azione ha visto unirsi gli informatici governativi russi a tanti attivisti privati di vario genere, tra i quali anche la potente Killnet.

Gli hacker russi hanno iniziato attaccando Anonymous, allargando poi la loro controffensiva  parallelamente all’espandersi del conflitto sul campo reale.

Tutto questo ha causato un doppio scenario di guerra: la battaglia sul terreno dell’Ucraina e quella cibernetica tra l’Occidente e la Russia, con continui attacchi informatici da ambo le parti.

Neanche l’Italia è rimasta immune dagli attacchi degli hacker russi, che hanno iniziato ad attaccare i siti di molti enti pubblici, sia centrali che locali, oltre a tante altre realtà, causando spesso importanti danni ed evidenziando le nostre carenze rispetto la sicurezza informatica.

Gli scenari futuri

Gli scenari futuri di questa guerra informatica non sono ancora chiari, visto che sono la diretta conseguenza di un conflitto reale che al momento non mostra alcuna volontà di terminare.

La Russia dal punto di vista informatico è continuamente sotto attacco e non solo da parte di Anonymous.

Parallelamente  sono tanti gli hacker russi che stanno a loro volta incrementando  i loro attacchi contro l’Occidente in genere, ma anche contro molte aziende e banche russe, a scopo di estorsione e lucro, approfittando della loro momentanea  estrema debolezza.

Mondotecno.com utilizza cookie tecnici per garantire il corretto funzionamento delle procedure e migliorare l’esperienza di uso delle applicazioni online. A questa pagina forniamo le informazioni sull’uso dei cookie e di tecnologie similari, su come sono utilizzati dal sito e come gestirli.