Twitter: l’evoluzione dell’azienda dopo l’acquisizione di Elon Musk
Come si è arrivati all’epilogo della cessione a Musk? Quali le prospettive che attendono l’azienda e quale è il suo stato di salute?
Colpi di scena si sono susseguiti nella travagliata storia aziendale di Twitter.
Dopo oltre dieci mesi di trattative e di ripensamenti vari, Elon Musk, a fine ottobre ha acquisito interamente Twitter, investendo 44 miliardi di dollari ed esordendo con tutta una serie di iniziative clamorose, culminate con il licenziamento di quasi tutti i manager e di circa 4.000 dipendenti, molti dei quali comunque riassunti dopo poco tempo.
La strada che ha portato all’accordo
I primi investimenti in Twitter, Musk li inizia a fare a gennaio di quest’anno e ad aprile, investendo circa 3 miliardi di dollari, ne diventa azionista.
Tra aprile e maggio, iniziano le trattative, più o meno riservate, per arrivare alla acquisizione completa della società, ma a luglio, a causa di varie vicissitudini legate anche agli ipotetici account falsi, Musk annuncia di non essere più interessato all’acquisto.
Tale rinuncia crea malumore tra i dirigenti che decidono di portarlo in tribunale al fine di definire l’istanza di accordo confermando l’offerta di 44 miliardi. I giudici stabiliscono che entro il 28 di ottobre debba essere trovato un accordo, per evitare di andare incontro ad un processo.
Nei primi giorni di ottobre, Bloomberg annuncia che Musk ha confermato l’acquisizione con una lettera a Twitter, offrendo 54,20 dollari per azione ed il 28 dello stesso mese l’acquisizione di Twitter viene perfezionata con 44 miliardi di dollari.
Obbiettivi e nuove prospettive di Twitter
Musk da subito critica le politiche di moderazione applicate dalla compagnia, annunciando una maggiore libertà: cosa che viene accolta con sentimenti contrastanti dagli utenti di Twitter.
Lo stesso Musk ha subito rassicurato i vari inserzionisti che i servizi di messaggistica non si sarebbero trasformati in “un paesaggio infernale libero per tutti” ma che si sarebbe tornati a dare voce a tutti con i vari limiti.
Tra i primi obbiettivi dichiarati da Elon Musk, quello più importante è l’annuncio che il prezzo dell’abbonamento, salirà da 4,99 a 7,99 dollari al mese, dichiarando che tra i suoi programmi gli stessi abbonamenti dovranno diventare almeno la metà delle entrate di Twitter. Ha inoltre annunciato di voler trovare e sospendere qualsiasi bot/troll/spam verificato, con assoluta priorità.
Lo stato di salute di Twitter e del suo nuovo proprietario
La lunga trattativa ha creato non pochi problemi ai mercati azionari, causando tutta una serie di oscillazioni, che si sono anche ripercosse su tutte le altre aziende di Musk e sul suo patrimonio, che ricordiamo essere l’uomo più ricco del mondo e queste incertezze azionarie, dei titoli di Tesla e Space X, in questi primi tempi stanno interferendo con le azioni di Twitter.
In merito alle previsioni su come reagiranno i mercati verso l’acquisizione, al momento gli analisti sono cauti, vista anche l’incertezza con la quale Musk sta affrontando la nuova gestione del colosso, considerato anche che intenderebbe assumere proprio il ruolo di amministratore delegato, prendendo le redini dell’azienda in maniera diretta, almeno per il momento.
Musk sta parlando con tutti i lavoratori.
Annuncia profondi cambiamenti nei confronti di tutta l’organizzazione aziendale, dichiara che “non c’è modo di indorare la pillola” su quelle che saranno le prospettive e le strategie economiche che dovranno inevitabilmente coinvolgere i dipendenti stessi.
E che modificheranno il business dell’azienda : Twitter infatti, ad oggi sopravvive in gran parte grazie alla pubblicità.