Essere Youtuber nel 2023: integrazione fra social o specializzazione?

C’è stato un momento in cui gli youtuber spopolavano fra giovani e non, con consigli pratici o video simpatici.  Ora il quadro è mutato: la figura dell’influencer ha soppiantato oppure no le altre professioni digital? Meglio specializzarsi o spaziare fra tutti i social?

Per molti anni YouTube è stato il miglior veicolo per creatori di contenuti video on-line, i quali hanno approfittato di questa nuova piattaforma, che dava la possibilità a chiunque di pubblicare in rete ogni di video.

Quando, nel 2007,  YouTube ha iniziato a dividere le entrate derivanti dagli annunci pubblicitari con gli stessi creatori di contenuti, facendo letteralmente esplodere il proprio sistema, YouTube è stato letteralmente invaso da contenuti di ogni genere e tipologia, con la discriminante di non aver previsto delle regole di gestione di questi video.

Ciò ha causato una forte crisi la cui conseguenza è stata il calo drastico degli inserzionisti. A seguito degli eventi nel 2018 è stato costretto a ridurre il numero di canali a pagamento e impostare alcune linee guida, al fine di correggere la rotta.

Parallelamente sono anche comparse nuove figure nel mercato fluido della rete: gli influencer, che hanno veicolato i propri contenuti all’interno di sistemi diversi creando quindi ulteriori problemi al canale americano.

La reazione di YouTube

La reazione è stata l’introduzione di idee, risorse ed energie.

Prima mossa : ha reimpostato le regole per l’inserimento dei contenuti, al fine di creare nuove attrattive verso gli inserzionisti.

Seconda mossa : Ha investito importanti quantità di denaro per tornare ai livelli raggiunti prima della crisi del 2018.

Questo cambio di strategia ha portato a condividere con i produttori di video importanti cifre, ridando fiato alla piattaforma, che sta risalendo nel numero di fruitori e parallelamente ad un nuovo aumento degli inserzionisti paganti.

YouTube ha dichiarato che negli ultimi tre anni ha pagato circa 30 miliardi di dollari ai creatori video, tutti ricavati dalla pubblicità, dal merchandising e da altre funzionalità inserite nella stessa piattaforma ed inserendo nuovi canali nel suo programma.

Numeri in crescita che si stanno lentamente riavvicinando ai livelli raggiunti prima del 2018 e che stanno spingendo YouTube (e di conseguenza gli youtubers) verso numeri sempre maggiori.

YouTube e gli influencer

Ovviamente al quartier generale di YouTube hanno ben chiaro il ruolo che hanno oggi gli influencer, e già dà tempo hanno inserito delle funzioni specifiche mirate a catturare l’interesse di potenziali comunità di fruitori, verso i quali gli influencer ed i creator si rivolgono.

Parallelamente i maggiori influencer ed i creator più forti stanno sempre di più cercando di sganciarsi dai canali youtube tradizionali, soprattutto al fine di produrre propri contenuti e ricavare denaro direttamente, e questo nuovo corso potrebbe causare lo spostamento anche di tantissimi creatori medio-piccoli, che a loro volta tentano di ricalcare i passi dei grandi.

Anche Facebook, TikTok e Spotify Technology si sono inseriti da tempo nel mercato dei creatori video, entrando in diretta competizione con YouTube, inserendo all’interno delle loro piattaforme sistemi di compensazione in denaro verso i propri fruitori, e Facebook si è anche impegnato a non accettare commissioni dai creatori per almeno tutto questo 2023 al fine di incrementare le sue crescite.

Lo scenario di condivisione fra piattaforme e infuencer.

In definitiva lo scenario probabile è quello di una condivisione tra piattaforme ed influencer, e considerate le velocissime mutazioni che il mercato on-line subisce, sulla base delle varie tendenze : a breve dovremmo vedere come si orienterà tutto il sistema.

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